
JACQUES BENVENISTE
DALLA FRANCIA
Il medico e omeopata francese Jacques Benveniste nel 1988 pubblicò i risultati sconcertanti della sua ricerca sulla "memoria dell'acqua". Questi risultati sembravano convalidare per la prima volta su base scientifica i principi della medicina omeopatica di Samuel Hahnemann. La ricerca condotta da Benveniste, sintetizzata nei risultati pubblicati su Nature, ha suscitato forti reazioni nell'ambiente scientifico; la conclusione del suo lavoro, se confermata, avrebbe infatti smentito conoscenze consolidate di fisica, chimica e medicina. Le perplessità del mondo scientifico hanno portato alla costituzione di una commissione di controllo, con l'obiettivo di verificare le dichiarazioni rese e ripetere gli esperimenti in ambiente controllato.
SCOPERTA DELLA MEMORIA DELL'ACQUA
La Memoria dell'Acqua deriva dalla proprietà dell'acqua di mantenere una "memoria" delle sostanze con cui è entrata in contatto, come la frequenza (simboli, parole, suoni, ecc.).
Attualmente per la scienza non ci sono prove scientifiche valide a supporto di questa tesi perché gli studi che sembrano dimostrare che questo fenomeno non ha superato il test "doppio cieco", quindi, mancano della ripetibilità necessaria per dare affidabilità ai risultati. Diversi medici, immunologi, biologi, scienziati, pseudoscienziati hanno svolto vari studi e ricerche sul potenziale dell'acqua e della sua memoria tra cui: Masaru Emoto, Jacques Benveniste, Viktor Schauberger, Lui Montagnier, Sandra Ingerman, Émile Benveniste, Françoise Barré-Sinoussi, Jürgen Fliege, ecc.
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